Iscritto al Partito Socialista Italiano.
Fu arrestato il 17.4.1921 con altri militanti antifascisti, tra i quali il fratello Adolfo perché accusato di avere partecipato a uno scontro a fuoco con i fascisti a Pian di Macina (Pianoro).
Il 14.12.1922 comparve davanti alla corte dʼassise di Bologna per rispondere di 7 mancati omicidi e porto abusivo di arma e di bomba.
Il 19.12.1922 fu assolto con formula piena e scarcerato dopo avere subito quasi due anni di carcere preventivo.